Stato dell’arte del mercato dei biocombustibili solidi per il riscaldamento su domestico

Nella Task 2.1 è stata portata avanti un’analisi dello stato dell’arte del mercato dei biocombustibili solidi per il riscaldamento su scala domestica. Il report è compost di 4 parti: stato dell’arte del mercato, elaborazione statistica dei dati, analisi SWOT, e un report con le conclusioni di un sondaggio fatto sull’utente finale per valutare il grado di accettazione pubblica dei biocombustibili oggetto di studio.

Il report completo può essere scaricato a questo link: http://biomasudplus.eu/es_ES/?smd_process_download=1&download_id=1147

Lo studio dei mercati nazionali comprende per ogni paese: l’identificazione dell’importanza dei biocombustibili per il riscaldamento residenziale nel contesto della domanda energetica nazionale, le tipologie di biomasse disponibili per una produzione rilevante di biocombustibili, il valore dell’offerta dei biocombustibili per il riscaldamento residenziale ed il loro prezzo di mercato, la descrizione delle principali filiere di produzione dei biocombustibili, la normativa di riferimento e le misure incentivanti, e le informazioni rilevanti degli attori fondamentali nel mercato nazionale. Lo studio di mercato viene prodotto dai partner AIEL, TUBITAK, CBE, CERTH, ZEZ e GIS, rispettivamente per Italia, Turchia, Portogallo, Grecia, Croazia e Slovenia. AVEBIOM e CIEMAT hanno portato avanti lo studio di mercato per quanto riguarda la Spagna. Inoltre, sempre AVEBIOM e CIEMAT, hanno elaborato gli schemi dei questionari per il resto dei partners per acquisire le informazioni necessarie.

È stata realizzata un’analisi SWOT per i principali gruppi di biocombustibili per ogni paese: nocciolino d’oliva, cippato, gusci di frutta secca, potature di olivo e di vite. In seguito è stata prodotta una versione consolidata con i punti in comune.

Per ogni paese è stato prodotto anche un sondaggio per valutare il consenso pubblico dell’uso dei biocombustibili oggetto di studio.

Nei paragrafi che seguono, è possibile trovare un piccolo estratto delle conclusioni del mercato italiano.

Italia

In Italia il settore dei biocombustibili solidi è un settore molto importante e con un trend di crescita. La crescita è guidata principalmente dal prezzo relativamente basso di tali combustibili e da una crescente sensibilizzazione della popolazione che comincia a comprendere il problema del riscaldamento globale e i vantaggi dell’uso di fonti rinnovabili. Il governo centrale e le amministrazioni locali cominciano a rispondere, guidate dall’UE, in termini di politiche mirate, premiando i biocombustibili di buona qualità e l’efficienza energetica per le nuove istallazioni.

Il consumo finale di energia in Italia si attestava a circa 120 Mtep nel 2015 (Fonte: GSE, Eurostat 2016). Rispetto al consumo totale l’energia termica vale circa il 50%, di cui il consumo di biocombustibili contava 6.52 Mtep nel 2014 (Fonte: GSE, 2015). Questo fa dell’Italia il quarto paese per consumo di biocombustibili per il riscaldamento nell’area UE-28, rappresentando il 9% del consumo totale.

La maggior parte del consumo di termica da rinnovabili, il 97% nel 2014, è destinato all’uso residenziale, infatti l’Italia è il mercato più importante in UE per quanto riguarda il consumo di biocombustibili ad uso residenziale. Il comparto principale riguarda le stufe a biomassa (oltre 5 milioni) e le nuove istallazioni, che stanno animando il mercato e incrementando l’uso di biomasse al posto dei combustibili fossili.

La biomassa legnosa rappresenta la gran parte dei biocombustibili commercializzati in Italia, contando oltre 20.000.000 ton/a. Il combustibile legnoso più comune è la legna da ardere, il cui consumo raggiunge i 18.000.000 ton/a, mentre il pellet conta circa 3.000.000 ton/a.

Per quanto riguarda i biocombustibili mediterranei, il mercato non si è ancora stabilito, nonostante il grande potenziale di questi prodotti. Il consumo attuale è molto difficile da valutare e le ultime stime sono di 90.000 ton/a per il cippato da residui agricoli (principalmente potature di vite e olivo), 40.000 per il nocciolino di oliva, 140.000 ton/a per il panello esausto di sansa e 90.000 ton/a per i gusci di nocciole. Insieme questi combustibili mediterranei interessano circa 360.000 ton/a. Questo è un valore molto interessante specialmente se si considera che questi biocombustibili sono generalmente sottoprodotti.

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